L’elezione di David Maria Sassoli al Parlamento Europeo avvenne in un particolare momento storico, caratterizzato dalla forte ostilità espressa da gruppi e da partiti sovranisti e populisti nei confronti del processo di integrazione politica europea.
Nel 2019, infatti, si registrò l’aumento di correnti euroscettiche: ne è esempio la Spagna con il partito politico di estrema destra VOX che alle elezioni generali ha ottenuto il 10,26%, entrando per la prima volta a far parte del Parlamentospagnolo, per poi raggiungere alle elezioni europee dello stesso anno il 6,2% dei voti, eleggendo quattro europarlamentari. L’uscita del Regno Unito dall’Unione europea è stato poi un evento senza precedenti che ha contribuito ad alimentare l’antieuropeismo e l’euroscetticismo. A questo proposito Sassoli, in un’intervista rilasciata a Euronews nel novembre del 2019, aveva manifestato il suo dispiacere, ribadendo l’importanza di rispettare la decisione dei cittadini e delle istituzioni britanniche, e ricordando l’espressione di Jean-Claude Juncker “europei part-time”[1], utilizzata per definire il rapporto travagliato tra i britannici e l’Unione europea. Nella medesima occasione Sassoli si era soffermato sull’«emergenza nazismo» legata alle numerose violenze estremiste commesse dall’organizzazione PEGIDA[2] e dal partito di estrema destra AfD[3] nella città di Dresda nel 2019.
Per difendere i valori fondamentali europei e contrastare sovranismo ed euroscetticismo, Sassoli sottolineò, nel suo discorso d’insediamento a Strasburgo, come il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria stimoli conflitti e sentimenti di superiorità[4], come è avvenuto nelle due guerre mondiali. A tal fine egli esortò i cittadini europei a riflettere sui meccanismi che hanno provocato queste tragedie, ricordando come “l’onda nera del sovranismo”[5] abbia oppresso le nostre libertà e i nostri modi di essere, e sollecitando tutti a “ricordare che coloro che hanno vissuto quell’orrore ci hanno dato custodia della democrazia e dell’Europa”[6]. Sassoli sottolineò, così, la necessità di preservare i valori fondanti dell’Unione europea, alla luce delle sfide odierne che minacciano l’integrità e la credibilità dell’istituzione europea.
Un importante tema che gli euroscettici hanno utilizzato per screditare la solidità del progetto europeo riguarda la distanza tra l’UE e i cittadini. A tal proposito, David Sassoli ha fortemente invitato a credere nell’idea di un’Europa vista come casa comune e punto di riferimento, spronando a non dimenticare gli ideali e i principi fondamentali su cui il processo di integrazione europea si è costruito[7]. Sassoli ha manifestato concretamente questa vicinanza annunciando l’apertura dei palazzi istituzionali a Strasburgo e a Lussemburgo alle donne e ai senza tetto durante il primo lockdown del 2020:
“Ogni sforzo, anche quello di tenere aperto e funzionante il Parlamento, deve dimostrare che ci prendiamo cura delle persone, che vogliamo far vivere anche nell’emergenza in nostri valori, che la democrazia non si ferma. […] mantenere vive le nostre democrazie e ascoltare i nostri cittadini durante questo periodo”[8].
Un’altra importante iniziativa volta alla realizzazione di un rapporto più stretto tra i cittadini e le istituzioni europee fu la “Conferenza sul futuro dell’Europa”. Tale progetto, proposto nel 2019 e inaugurato solo il 9 maggio 2021 a causa della crisi pandemica, permise di dare voce ai cittadini e di garantire loro un maggiore coinvolgimento nel processo decisionale. Un elemento chiave del programma fu l’organizzazione di quattro panel europei, che consentirono ai cittadini di assumere un ruolo significativo attraverso la condivisione delle riflessioni proposte sul futuro dell’Unione europea, rappresentando un vero e proprio esercizio di democrazia partecipativa.
L’incapacità dell’Ue di affrontare efficacemente il fenomeno dell’immigrazione è stata forse la sfida più divisiva che, dal 2015 in poi, ha maggiormente alimentato il sovranismo e le tensioni euroscettiche, divenendo motivo di sfiducia, timori, nonché di aspre polemiche. Nonostante i numerosi sforzi compiuti dalle istituzioni europee, a partire dalla Convenzione di Dublino, l’aumento delle irregolarità dei flussi migratori ha generato nel corso degli ultimi anni delle rotture. Accanto ai ripetuti fallimenti circa l’eventuale approvazione di una riforma del sistema di Dublino, si sono rafforzati i sentimenti nazionalisti da parte di partiti politici di diverso orientamento, i quali hanno esposto le istituzioni europee a pesanti critiche per l’assenza di una politica migratoria umanitaria e sicura. Soprattutto i paesi dell’Europa orientale sono stati particolarmente esposti alla crisi migratoria in Europa nel 2015: ad esempio l’Ungheria di Orbán è giunta fino alla costruzione di una barriera di separazione al confine con la Serbia.
Sassoli espresse più volte l’esigenza di garantire ai migranti e ai richiedenti asilo i diritti fondamentali su cui l’Unione si fonda, ricordando come sia “essenziale rafforzare l’aspetto della migrazione nelle relazioni esterne, migliorando la cooperazione e i partenariati con i Paesi di origine e di transito” [9]. Sassoli, invitando a considerare tale fenomeno nell’interesse di tutti, pose l’accento anche sull’aspetto umanitario, esprimendo la necessità di garantire ai migranti e ai richiedenti asilo un trattamento adeguato e dignitoso. Inoltre, in occasione della Seconda Conferenza interparlamentare di Alto livello su migrazione e asilo del 2021, Sassoli ribadì nuovamente la necessità di assumersi le proprie responsabilità, portando avanti “una politica estera che metta al centro le persone, lo sviluppo umano, la democrazia, i diritti, la sicurezza collettiva, la lotta al cambiamento climatico”[10].
Sebbene la crisi pandemica abbia inevitabilmente esacerbato le difficoltà preesistenti, vi sono state importanti proposte da parte dell’Unione europea che hanno concretizzato il suo valore e la fiducia da parte dei cittadini europei: ne è esempio il programma Next Generation EU volto al rilancio di un’economia oppressa dagli effetti della crisi di Covid-19.
David Maria Sassoli ha sostenuto con tenacia i valori fondanti dell’Unione europea, convinto dell’idea di un’Europa che debba essere un “modello di democrazia, libertà e prosperità che si diffonda, che attiri, che faccia sognare, e non solo i nostri stessi concittadini europei, ma anche al di là delle nostre frontiere”[11]. Per questo motivo egli ha sempre lottato contro coloro che non credevano nel progetto europeo, rappresentando un vero punto di riferimento anche durante la gestione della crisi pandemica. È curioso notare come nel sondaggio realizzato recentemente da YouGov[12] nel Regno Unito, è emerso che una buona parte degli inglesi si sia pentita per la Brexit, alla luce delle crisi che il paese sta attraversando su diversi fronti. Pertanto, anche coloro che credevano in uno stato più forte al di fuori del progetto europeo, stanno forse assumendo sempre più consapevolezza dei vantaggi di essere un paese membro dell’Unione.
[1] Intervista con la giornalista Elena Cavallone, https://it.euronews.com/2019/11/13/parlamento-europeo-il-presidente-nazionalismo-e-sovranismo-virus-dell-europa.
[2] Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes, trad. it. di “europei patriottici contro l’islamizzazione dell’Occidente”.
[3] Alternative für Deutschland.
[4] Servono cuore e ambizione. E lo spirito dei padri fondatori, discorso pronunciato da David Sassoli il 3 luglio 2019 a Strasburgo, in David Sassoli, La Saggezza e l’audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa, Milano, Feltrinelli, 2023, p. 39.
[5] Fermare l’onda nera del sovranismo, discorso pronunciato da David Sassoli il 24 agosto 2019 a Rimini, in David Sassoli, La Saggezza e l’audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa, Milano, Feltrinelli, 2023, p.38.
[6] Ivi, 36.
[7] Ivi, p. 44.
[8] Sessione plenaria del 16 aprile 2020, https://www.ildomaniditalia.eu/david-sassoli-e-particolarmente-importante-mantenere-vive-le-nostre-democrazie-e-ascoltare-i-nostri-cittadini-durante-questo-periodo/.
[9] La sfida di una migrazione sicura e legale, discorso pronunciato da David Sassoli l’11 febbraio 2021 a Roma, in David Sassoli, La Saggezza e l’audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa, Milano, Feltrinelli, 2023, p. 102.
[10] Discorso del Presidente David Sassoli durante la seconda Conferenza interparlamentare di alto livello sulla migrazione e l’asilo, il 14 giugno 2021. https://www.europarl.europa.eu/former_ep_presidents/president-sassoli/it/newsroom/discorso-del-presidente-sassoli-durante-la-conferenza-di-alto-livello-sulla-migrazione-e-lasilo.html.
[11] Un’Europa che innova, che protegge, che sia faro, discorso pronunciato da David Sassoli il 16 dicembre 2021 a Bruxelles, in David Sassoli, La Saggezza e l’audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa, cit., p. 365.
[12] A. Allocca, Oggi, tre anni dalla Brexit. Ma tra gli inglesi regna il pentimento e i numeri lo confermano, Londra, Italia, 31 gennaio 2023.