Che sia rappresentato su una bandiera, su un cartello o sulle guance delle persone, un simbolo costante nelle varie manifestazioni contro atti di violenza è quello della pace.
Questo simbolo nasce il 21 febbraio 1958 con l’intenzione di avere una chiara rappresentazione della protesta organizzata contro il disarmo nucleare da parte della Campaign for Nuclear Disarmament (CND). A occuparsi della sua realizzazione da esporre alla marcia di Aldermaston è l’artista inglese Gerald Holtom .
Il significato del progetto iniziale è molto lontano da quello odierno: Holtom voleva rappresentare un uomo che sollevasse le braccia in preda alla disperazione, attraverso le linee divergenti rivolte verso l’alto, testimoniando, così, il timore che si viveva a causa della minaccia della guerra nucleare. L’autore, tuttavia, si rese conto di come questa raffigurazione non rispecchiasse il fine sperato. Dunque decise di abbandonare ogni idea di negatività e di rovesciare il disegno originale.
Una volta creato, il simbolo della pace, venne replicato con un tratto nero su dei distintivi bianchi e venne distribuito dai membri del CND nel corso della manifestazione. Il messaggio che si voleva trasmettere: le spille sarebbero state gli ultimi oggetti realizzati dall’uomo in caso di scoppio di una guerra nucleare.
Questo simbolo della pace ebbe un grande successo: diffusasi rapidamente nel resto degli Stati Uniti e adottata in numerose iniziative di protesta, assunse un carattere di universalità, grazie anche alla decisione dell’ideatore di non depositarla e alla facilità di riproduzione su qualunque superficie.
A questa diffusione corrisposero anche delle critiche: venne definita da alcuni conservatori dell’epoca un’effige comunista. Questo, tuttavia, non intaccò la sua popolarità. Il suo significato, però, si è evoluto nel tempo: da simbolo dell’antimilitarismo a icona utilizzata nelle più disparate manifestazioni e iniziative globali.
Possiamo dire che questo simbolo oggi abbia effettivamente lo stesso significato? Solo il tempo riuscirà a rispondere a questa domanda.
