La conferenza del 29 novembre scorso presso l’Istituto Luigi Sturzo ha rappresentato per l’Osservatorio Germania-Italia-Europa (OGIE) un’occasione di conoscenza nonché un importante momento di confronto a proposito di un tema che certamente influirà sul futuro dell'Unione Europea.
Per decenni l’Italia e la Germania sono state unite, oltre che da un forte impegno europeista, da rapporti economici, politici, culturali, sociali sempre più stretti. Ma negli ultimi anni, sullo sfondo della crisi dell’euro, sono aumentate le perplessità e le diffidenze reciproche: mentre nell’opinione pubblica italiana la Germania si trova spesso accusata di seguire una linea di austerità miope, l’Italia si trova a doversi confrontare con la sfiducia dei tedeschi circa la sua volontà e capacità di riformarsi e di risanare i suoi conti pubblici.
Un risultato scontato quello del referendum costituzionale in Italia – questo è quanto hanno affermato molti media in Germania. Già prima della votazione di domenica scorsa il “No” era in vantaggio nei sondaggi.
Per la Germania il 4 dicembre rappresenta una data importante; una data che potrebbe portare, a livello europeo, un grande cambiamento, una svolta. Se da un lato, infatti, dopo un anno di lotta elettorale, l’Austria torna alle urne per eleggere il suo presidente - un ballottaggio che vede scontrarsi per la seconda volta il candidato dei Verdi, Alexander Van der Bellen, e l'esponente dell'estrema destra, Norbert Hofer, -, dall’altro vi è il referendum costituzionale in Italia.